sabato 22 dicembre 2007

Lettera aperta sul problema Turbogas


Nello stabilimento Burgo in viale S. Domenico a Sora, in una zona densamente abitata, verrà istallata una Centrale a Turbogas con 48 MW di potenza che brucerà 84 milioni mc di gas metano. Il nuovo impianto produrrà una maggiore quantità di inquinanti responsabili di patologie importanti a carico dell’apparato respiratorio, allergie e tumori che colpiscono maggiormente bambini ed anziani. Avendo avuto modo di studiare il progetto dell’impianto citato, riportiamo i dati riguardanti i principali inquinanti atmosferici, siamo impossibilitati a citarne altri riguardanti inquinanti molto pericolosi ( PM 2,5 e Pm 0,1) perché non sono stati presi in considerazione dallo studio di impatto ambientale. Oggi, con il vecchio impianto, vengono prodotte 45 tonnellate di monossido di carbonio, in futuro ne saranno prodotte 148 tonnellate con un aumento del 300% circa, aumenteranno anche le polveri sottili, che passeranno da circa 4 tonnellate annue a 11 tonnellate, l’anidride carbonica passerà dalle 100.915 tonnellate annue prodotte a 165.836. Si tratta quindi di aumenti consistenti. Sora, tramite la delibera n. 763\2003 della Regione Lazio, viene già classificata come Comune a “rischio” in cui si deve attuare un Piano di Azione per ridurre la concentrazione di PM 10 nell’aria , cosa impossibile in quanto mancano i dispositivi di controllo, mentre per Isola ne è previsto soltanto il monitoraggio. “Lo studio APHEA2 ha studiato l’andamento del particolato in 29 città europee (incluse Milano, Torino e Roma) e ha rilevato un aumento dello 0,6% della mortalità per ogni incremento di PM10 di 10 microgrammi su mc. Per lo stesso incremento, sono aumentati i ricoveri non programmati per asma: dell’1,2%, nella fascia di età tra 0 e 14 anni e dell’1,1% nella fascia tra 15 e 65”.* La cautela e la massima vigilanza deve essere posta dalle Amministrazioni quando si apprestano ad autorizzare un impianto potenzialmente nocivo come quello della Turbogas. Questo ha la funzione di sostituire quello esistente, giudicato poco efficiente con un altro impianto molto più potente che oltre a coprire tutte le esigenze di alimentazione energetica della cartiera Burgo, produrrebbe anche una grande quantità di energia da immettere sul mercato. Dall’Assessorato all’ambiente Regionale e Provinciale sono giunti segnali importanti per rispondere alle richieste delle associazioni ambientaliste e della popolazione. Mentre, per quanto riguarda i Comuni di Sora e Isola del Liri pare non sia stata inoltrata nessuna osservazione nei tempi previsti dalla Legge anzi, in una occasione ufficiale nell’agosto scorso l’assessore La Pietra che ha la delega alle problematiche ambientali ha dichiarato di non aver visionato il progetto e che si sarebbe attivato per richiederlo alla Provincia. E’ un aspetto della vicenda da chiarire, a Sora non sono posizionate le centraline di rilevamento degli inquinati atmosferici, non esiste l’Ufficio del Traffico, non esiste un monitoraggio sanitario per i danni ambientali, né una situazione “ante opera” del Turbogas e l’assessore ad agosto non ha ancora visionato il progetto. Una situazione di estrema leggerezza amministrativa, perché mancano gli elementi di controllo e le garanzie adeguate per salvaguardare la salute della popolazione. In definitiva,l’iter finora seguito si scontra con quel principio di cautela che deve ispirare l’azione amministrativa. Per questo sarà necessario avviare un tavolo di confronto provinciale che coinvolga oltre agli amministratori, anche le associazioni ambientaliste, dei consumatori, i sindacati, etc..

Invitiamo tutti i cittadini ad affiancarci e a darci forza, abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.

Il Pres. del Circolo Legambiente “Valle del Liri”

Daniele Conflitti

PS: * Fonte - Conferenza “Inquinamento atmosferico, salute e scelte di politica ambientale”. Prima sessione. Milano 19 febbraio 2003.


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