giovedì 29 maggio 2008

Coordinamento Provinciale Acqua Pubblica

Il Coordinamento provinciale Acqua Pubblica è fortemente indignato per le affermazioni rilasciate dal Presidente della Provincia Scalia e dal signor Antonello Antonellis, membro della Consulta d’ambito, in difesa dell’Acea Ato 5 spa. Questa gestione in realtà li vede corresponsabili delle macroscopiche inadempienze contrattuali, e della inosservanza delle leggi e delle normative inerenti il servizio idrico integrato.

Questi signori, invece di rispondere alle precise contestazioni della consulta regionale e del garante soprattutto in merito alla illegittimità delle tariffe applicate retroattivamente, tariffe da loro approvate a favore di Acea; invece di spiegare perché non abbiano provveduto a mettere in mora costantemente il gestore, a tutela dei cittadini, come era loro dovere e come sancito dal disciplinare tecnico, non trovano nulla di meglio da fare se non cercare di frenare il vasto movimento di protesta che sempre più si fa strada fra i cittadini e fra gli stessi amministratori.

Il Presidente Scalia e il Signor Antonello Antonellis, membro della consulta d’ambito, dovrebbero chiedere scusa ai cittadini perché le conseguenze per ciò che non hanno fatto sono patite dagli stessi in termini di disagio, di lievitazione dei costi, di totale mancanza di trasparenza e di bassa qualità e inefficienza del servizio .

Risibili e inaccettabili le affermazioni in merito agli investimenti: sfidiamo pubblicamente il Presidente Scalia a dire quali sarebbero gli investimenti di cui si parla. Nei primi cinque anni dall’avvento di Acea Ato 5, si sarebbe dovuto impegnare il 25% del totale previsto dal piano degli investimenti , realizzando opere per tale entità economiche …. solo il Presidente Scalia li ha visti …..

Disperato il tentativo di intimorire gli amministratori paventando inesistenti penali in caso di rescissione del contratto: è Acea che dovrebbe risarcire i danni provocati ai cittadini e ai comuni.

Coordinamento Provinciale per l'Acqua Pubblica

domenica 25 maggio 2008

Coordinamento provinciale per l'Acqua Pubblica


L’assemblea dei Comitati e delle Associazioni, nella riunione tenutasi a Frosinone il 22 Maggio 2008, si è costituita in Coordinamento Provinciale per l’Acqua Pubblica.

Di fronte alle conclamate inadempienze di ACEA ATO 5 S.p.A., di fronte alla complice latitanza degli amministratori pubblici, consulta e assemblea dei sindaci, che per il loro ruolo erano e sono chiamati a tutelare i diritti dei cittadini verificando l’operato del gestore, i comitati e le associazioni hanno deciso di organizzarsi ricorrendo ad ogni strumento utile per giungere alla rescissione della convenzione ed al ritorno di un bene comune indispensabile alla vita come l’acqua alla gestione pubblica.

A questo proposito il coordinamento provinciale ritiene di dover ricorrere anche alla sistematica querela contro le violazioni palesemente riscontrabili nella gestione.

Il coordinamento si è dato un esecutivo che ha come primo compito l’organizzazione di un confronto pubblico con la Presidenza e i membri della Consulta dei Sindaci d’Ambito, confronto a cui saranno invitati tutti gli altri Sindaci e il Garante Regionale.

Gli avvocati Luigi Valchera, Simone Galluccio e Marco Macari sono stati incaricati di organizzare a livello provinciale un collegio legale che assista in ogni sede, civile e penale, i cittadini nelle vertenze contro ACEA.

Coordinamento Provinciale per l'Acqua Pubblica



Al comitato hanno aderito:
Coordinamento Prov. Associazioni di Volontariato
Impegno Sociale
Impegno Sociale
VAS ONLUS
Comitato CO.CI.D.A
Associazioni Colle Cottorino - Madonna della Neve
Osservatorio Peppino Impastato
Comitato degli Utenti di ACEA ATO5
Comitato Collelavena
Comitato Amici della Pescara
Comitato Selva Piana 2007 - Tribunale dei Malati
Osservatorio Peppino Impastato
Legambiente Frosinone
Legambiente Sora
Federconsumatori Frosinone
Associazioni Colle Cottorino - Madonna della Neve
Osservatorio Peppino Impastato
Glie Campanile

giovedì 15 maggio 2008

Turbogas, luci e ombre

Finalmente il Comune di Sora ha preso posizione sulla questione Turbogas che da mesi è diventata oggetto di dibattito e talvolta di duro scontro. La relazione fornita dalla commissione nominata ad hoc ci dimostra che, effettivamente, il progetto presentato risulta essere carente o addirittura incompleto in diverse parti. Gli ingegneri ci informano che il monitoraggio ambientale è necessario e non sarebbe veritiero se non venisse fatto prima dell’istallazione dell’impianto. Ci verrebbe da dire “ lo avevamo detto” ma preferiamo affrontare gli altri problemi legati alla vicenda piuttosto che abbassarci alla sterile competizione de “l’ho detto prima io”. Infatti, contrariamente a quanto si possa pensare, non ci sentiamo tropo soddisfatti e restiamo comunque preoccupati .Non avevamo dubbi sull’esito dell’indagine della commissione, riflette sostanzialmente quello che noi, insieme a molti altri cittadini, dicevano da mesi . Legambiente ha preso formalmente posizione sulla vicenda con la diffida per la realizzazione dei lavori presso lo stabilimento BURGO in quanto il progetto è carente sia per gli aspetti tecnici che per quelli programmatici. Restano però ancora delle lacune e delle ombre sulla questione, le lacune riguardano alcune fasi dell’iter amministrativo della domanda di A.I.A. , infatti non è stato possibile presentare le osservazioni sul progetto, nei termini prescritti dalla legge, in quanto ci veniva detto che la documentazione non risultava essere presente in Comune. Ciò non ha permesso una prima fase di studio e di analisi in cui sarebbero sicuramente emerse le problematiche che solo ora vengono affrontate ufficialmente. Così pure il documento amministrativo di esclusione da V.I.A. rilasciato dalla Regione Lazio è da ritenersi arbitrario e aleatorio. Nella prossima conferenza dei servizi, il Comune di Sora dovrà far valere, senza possibilità di appello, tutte le rimostranze che attendono da troppo tempo un esaustivo chiarimento da parte del Gruppo Burgo. Le ombre della vicenda ricadono proprio sulla Società interessata, in primis non riusciamo a credere che le mancanze certificate siano il frutto di incapacità progettuali da parte di una multinazionale così importante ma riguardano anche la paventata ipotesi di chiusura dello stabilimento qual’ora non venisse istallata la centrale. Speriamo che su tutte queste parti poco chiare e poco piacevoli si riesca a fare chiarezza avendo come unico obbiettivo lo sviluppo della nostra città, sviluppo che, secondo noi, deve ovviamente tendere al miglioramento sia dal punto di vista sociale che ambientale. Legambiente seguirà attentamente l’iter ed è pronta ad intraprendere anche un ricorso giudiziale al T.A.R. se alle problematiche espresse non verranno date le più opportune e chiarificanti risposte.

domenica 4 maggio 2008

“ Il Co.Ci.D. A. accusa formalmente ACEA ATO 5 per irregolarità e inadempienze sulla gestione del Servizio Idrico Integrato. Legambiente Sora condivide pienamente la tesi esposta soprattutto alla luce dell’analisi dei documenti ufficiali adottati e sottoscritti da ACEA ATO 5 che avrebbero dovuto regolamentare tutte le fasi del Servizio nei confronti degli utenti ma che puntualmente vengono disattesi.”

Sabato 3 maggio, presso la sala Conferenze del Comune di Sora, si è tenuta la conferenza stampa indetta dal Circolo Legambiente Sora “Valle del Liri” congiuntamente al Comitato Civico per il Diritto all’Acqua di San Donato, avente come tematica l’esposizione delle varie mancanze del Gestore del Servizio Idrico Integrato, ACEA ATO 5 di Frosinone.

La lunghissima lista delle inadempienze elencate spazia dalla mancata applicazione del CIPE n. 52 del 04/04/2001 riguardante il consumo minimo e il canone sui contatori, al sevizio di depurazione quasi inesistente nella Provincia di Frosinone ma comunque pagato in bolletta, dalla tariffazione, che risulta essere tra le più alte del Lazio e che, a fronte dell’impegno preso dal Gestore, sarebbe dovuta diminuire mentre invece è aumentata vertiginosamente.

Ascoltando i relatori che puntualmente hanno esposto la questione si poteva restare allibiti e quasi increduli ma ogni affermazione è stata attentamente suffragata dalla documentazione sottoscritta dal Gestore e comunque da dati oggettivamente riscontrabili come, ad esempio, il mancato invio del Contratto e della Carta dei Servizi agli utenti. Nessun utente ha mai ricevuto il Contratto che regola ufficialmente il rapporto utenza-ACEA, quindi non conosce le regole del “gioco” in cui ACEA ATO 5 si erge ad arbitro che detta e cambia le regole senza però che i giocatori possano conoscerle.

CHI DI VOI POSSIEDE LA COPIA DEL CONTRATTO ACEA??

CHI DI VOI NE HA MAI FIRMATO UNO??

Altra nota dolente riguarda il servizio di depurazione delle acque che in bolletta viene lautamente pagato dai contribuenti ma che risulta inefficiente a causa dei depuratori fatiscenti o addirittura bypassati. I problemi legati al servizio dunque non mancano e interessano sia la gestione amministrativa che quella tecnica, tali mancanze ricadono tutte sulle tasche e sulla salute degli utenti che oltre a pagare bollette salate si vedono negare i propri diritti senza avere la possibilità di conoscerli e ricevono un servizio approssimativo e poco efficiente. Le giustificazioni addotte dal Gestore sono aleatorie e riguardano la vetustà degli impianti oppure la necessità di recuperare gli investimenti imprevisti che si sono effettuati, tali affermazioni ci sembrano inammissibili perché quando venne indetta la gara d’appalto per il servizio, la condizione degli impianti era già nota o comunque poteva essere approfondita.

Nessuno ha obbligato il Gestore a farsi carico dei problemi della collettività e neppure riusciamo ad immaginare i consulenti ACEA come persone sprovvedute incapaci di analizzare correttamente la situazione. Ci sembra invece che si sia voluto agevolare il comportamento sconsiderato del Gestore lasciandolo fare a suo piacimento, non è possibile che a fronte di tutte le mancanze e le inadempienze facilmente riscontrabili si continui con questa farsa facendo finta di niente. Chiediamo a tutti gli organismi preposti di attuare azioni concrete e decise che fermino tale scempio e che diano sicurezze e certezze ai contribuenti.

Invitiamo tutti i contribuenti a :
  1. richiedere il contratto di fornitura ad ACEA ATO 5
  2. consultare la documentazione che "inchioda" ACEA ATO 5 alle sue responsabilità ( Disciplinare Tecnico, Codice Etico, Carta dei Servizi)

Mobilitiamoci per cercare di risolvere quello che purtroppo la politica non è stata capace di risolvere

Invitiamo tutti i Comitati nati per far fronte a questa problematica ad unirsi.


"In Rete è possibile trovare tutte le informazioni "

Visitate
Co.Ci.D.A. San Donato
http://www.p41.it