Il Coordinamento provinciale Acqua Pubblica è fortemente indignato per le affermazioni rilasciate dal Presidente della Provincia Scalia e dal signor Antonello Antonellis, membro della Consulta d’ambito, in difesa dell’Acea Ato 5 spa. Questa gestione in realtà li vede corresponsabili delle macroscopiche inadempienze contrattuali, e della inosservanza delle leggi e delle normative inerenti il servizio idrico integrato.
Questi signori, invece di rispondere alle precise contestazioni della consulta regionale e del garante soprattutto in merito alla illegittimità delle tariffe applicate retroattivamente, tariffe da loro approvate a favore di Acea; invece di spiegare perché non abbiano provveduto a mettere in mora costantemente il gestore, a tutela dei cittadini, come era loro dovere e come sancito dal disciplinare tecnico, non trovano nulla di meglio da fare se non cercare di frenare il vasto movimento di protesta che sempre più si fa strada fra i cittadini e fra gli stessi amministratori.
Il Presidente Scalia e il Signor Antonello Antonellis, membro della consulta d’ambito, dovrebbero chiedere scusa ai cittadini perché le conseguenze per ciò che non hanno fatto sono patite dagli stessi in termini di disagio, di lievitazione dei costi, di totale mancanza di trasparenza e di bassa qualità e inefficienza del servizio .
Risibili e inaccettabili le affermazioni in merito agli investimenti: sfidiamo pubblicamente il Presidente Scalia a dire quali sarebbero gli investimenti di cui si parla. Nei primi cinque anni dall’avvento di Acea Ato 5, si sarebbe dovuto impegnare il 25% del totale previsto dal piano degli investimenti , realizzando opere per tale entità economiche …. solo il Presidente Scalia li ha visti …..
Disperato il tentativo di intimorire gli amministratori paventando inesistenti penali in caso di rescissione del contratto: è Acea che dovrebbe risarcire i danni provocati ai cittadini e ai comuni.
Coordinamento Provinciale per l'Acqua Pubblica