Intanto informiamo tutti che il Comune di Sora, dopo il Consiglio del 06/12/2007 che ha visto tutte le Associazioni locali coinvolte contrarie all'istallazione dell'impanto, ha rilasciato la Concessione Edilizia in data 4/01/2008.
Lo definiamo problema non perchè non crediamo nella validità della tecnologia in questione infatti tali impianti, se istallati correttamente e se adottano le milgiori tecnologie disponibili sul mercato, permettono di produrre energia elettrica con emissioni molto più basse di quelle rilasciate da un impianto "tradizionale", questi impianti sono problematici se i due presupposti citati prima non vengono adeguatamente soddisfatti.
Quindi non vogliamo fare la parte degli ambientalisti integralisti che dicono di no al progresso anzi siamo favorevoli ad un progresso sostenibile che renda il futuro migliore del presente, altrimenti che progresso sarebbe.
Bene, chiariti questi aspetti che ci riguardano direttamente veniamo al dunque, come è nostro solito adoperarci, abbiamo attentamente studiato il progetto in questione e sia ben chiaro, il progetto non è stato valutato da persone poco competenti ma dal Comitato Scientifico Regionale Legambiente Lazio.
I dati che saltano fuori da questa analisi sono fortemente contrastanti con le dichiarazioni dei tecnici della Burgo che prevedono "emissioni largamante al di sotto dei limiti di legge e dell'impianto ante operam".
Per darvi idea di cosa si stia parlando riportiamo la tabella con i valori dell'impianto ante e post operam, con la relativa differenza in percentuale:
(dati originali del progetto Burgo)
Risulta chiaro che a fronte di una diminuzione degli NOx c'è un aumento notevolissimo delle polveri e del Monossido di Carbonio per non parlare delle nanopolveri che non vengono minimamente menzionate.
Per renderci veramente conto di cosa stiamo dicendo, riportiamo i dati di una centrale da 800 MW e più precisamente di quella di Malagrotta che Legambiente Lazio ha analizzato in un dossier del 2007.
- 200.000 kg/anno di monossido di carbonio,
- 30.000 kg/anno di ossidi di zolfo
- 15.000 kg/anno di polveri sottili.
Non ci siamo, questo progetto non rientra nei canoni del progresso che vogliamo per il nostro territorio visto che un impianto del genere, potrebbe causare aumenti delle malattie cardio circolatorie e altri problemi di varia natura.
Ci siamo dunque chiesti come sia possibile che la Regione Lazio abbia potuto escludere tale impianto da procedura di V.I.A. e di conseguenza abbiamo formulato una DIFFIDA , che alleghiamo, con la quale chiediamo che non si proceda ad iniziare alcun tipo di lavoro in quanto il documento di esclusione da V.I.A. è da considerarsi arbitrario e aleatorio.
A questo punto aspettiamo la Conferenza dei Servizi che dovrebbe chiudere l'iter burocratico e nella quale contiamo di esere per portare le nostre giuste e motivate perplessità.
Siamo sicuri che tale questione sia poco conosciuta dai cittadini pertanto invitiamo gli interessati a formularci tutte le opportune e necessarie domende alle quali saremo ben lieti di poter rispondere.
Vogliamo ricordare che: "Siamo solo di passaggio su questa Terra e dobbiamo lasciarla meglio di come l'abbiamo trovata, è un nostro dovere nei confronti delle generazioni future."
Cordiali Saluti